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Malfunzionamento della piattaforma CalabriaSUE e conseguenti azioni legali. In evidenza

Cari Colleghi,
come Loro sapranno, a causa del malfunzionamento della piattaforma CalabriaSUE, che non consente di trasmettere con regolarità le pratiche edilizie, con conseguenti ritardi se non addirittura interruzioni dell’attività professionale, determinando grave danno economico per la categoria, per gli imprenditori e per i cittadini, la Macro area ingegneria civile ed il Dipartimento Strutture del nostro Ordine, hanno consigliato vivamente di diffidare la Regione Calabria per l’eliminazione di tale ingiusta vessazione ed attivare ogni più opportuna azione legale volta a garantire lo svolgimento dell’attività professionale.
Il Consiglio dell’Ordine ha prontamente recepito quanto suggerito dalla Macro area ingegneria civile e dal Dipartimento Strutture ed è stato affidato il mandato legale all’Avv. Alfredo Gualtieri che ha studiato attentamente la questione, sulla scorta dei tanti documenti prodotti dal Dipartimento, tra cui le diverse note di segnalazione inoltrate alla Regione Calabria, purtroppo senza alcun esito concreto, per cui ha suggerito di diffidare la Regione Calabria dando alla stessa un termine di trenta giorni per intervenire.
Successivamente, stante la mancata riposta da parte della Regione Calabria nei termini indicati, come preannunciatomi nella fase della diffida, ha reputato necessario procedere con ricorso al TAR contro il “silenzio” serbato “al fine di tentare che venga ordinato alla regione di provvedere e, in caso di persistente inerzia, nominato un Commissario ad acta che alla stessa si sostituisca”.
L’Avv. Alfredo Gualtieri, ha individuato quella seguita come unica “via” amministrativa che si può tentare di percorrere (se il TAR concorderà che si tratta di un “obbligo di legge”).

Tuttavia, lo stesso avvocato, ha indicato un’ulteriore azione legale che sarebbe possibile esperire, di tipo “risarcitoria”, da attivare davanti al Giudice Ordinario, di cui, comunque, occorre discuterne in Consiglio, atteso che il Dipartimento si era favorevolmente espresso circa una forte azione legale per rappresentare sia l’interruzione di pubblico servizio e sia il danno arrecato a tutti i Colleghi conseguentemente alle criticità della piattaforma CalabriaSUE, tuttavia, il Consiglio, in prima battuta, si è limitato solo a dare mandato per adire l’azione legale in sede amministrativa che, per quanto riferito dall’Avv. Alfredo Gualtieri, è consistita nella diffida e successivo ricorso contro il “silenzio” di cui sopra.
Pertanto, laddove si ritenesse necessario promuovere apposita azione legale risarcitoria, con eventuale attività di supporto da parte dell’Ordine di tutela nei confronti degli iscritti, nonché di manifesta interruzione di pubblico servizio, queste, comunque, da decidere in Consiglio, l’Avv. Alfredo Gualtieri ha fatto presente che la stessa “dovrebbe essere promossa dai singoli professionisti che dovranno provare, attraverso atti concreti, il danno subito dai ritardi e dal malfunzionamento della piattaforma” e l’Ordine potrà esercitare un’azione ad adiuvandum di tutela nei confronti dei propri iscritti nei modi in cui il Consiglio, eventualmente, potrà decidere.
Tanto premesso, invito i Colleghi a valutare tale opportunità e ad attivarsi per l’accertamento dei danni, questi da provare concretamente, al fine di poter stabilire una sinergica azione risarcitoria nei confronti della Regione Calabria.
L’occasione è gradita per porgere cordiali saluti.

          Il Presidente
(dott. ing. Gerlando CUFFARO)

09 Feb 2021 0 comment
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Cari Colleghi,
come Loro sapranno, a causa del malfunzionamento della piattaforma CalabriaSUE, che non consente di trasmettere con regolarità le pratiche edilizie, con conseguenti ritardi se non addirittura interruzioni dell’attività professionale, determinando grave danno economico per la categoria, per gli imprenditori e per i cittadini, la Macro area ingegneria civile ed il Dipartimento Strutture del nostro Ordine, hanno consigliato vivamente di diffidare la Regione Calabria per l’eliminazione di tale ingiusta vessazione ed attivare ogni più opportuna azione legale volta a garantire lo svolgimento dell’attività professionale.
Il Consiglio dell’Ordine ha prontamente recepito quanto suggerito dalla Macro area ingegneria civile e dal Dipartimento Strutture ed è stato affidato il mandato legale all’Avv. Alfredo Gualtieri che ha studiato attentamente la questione, sulla scorta dei tanti documenti prodotti dal Dipartimento, tra cui le diverse note di segnalazione inoltrate alla Regione Calabria, purtroppo senza alcun esito concreto, per cui ha suggerito di diffidare la Regione Calabria dando alla stessa un termine di trenta giorni per intervenire.
Successivamente, stante la mancata riposta da parte della Regione Calabria nei termini indicati, come preannunciatomi nella fase della diffida, ha reputato necessario procedere con ricorso al TAR contro il “silenzio” serbato “al fine di tentare che venga ordinato alla regione di provvedere e, in caso di persistente inerzia, nominato un Commissario ad acta che alla stessa si sostituisca”.
L’Avv. Alfredo Gualtieri, ha individuato quella seguita come unica “via” amministrativa che si può tentare di percorrere (se il TAR concorderà che si tratta di un “obbligo di legge”).

Tuttavia, lo stesso avvocato, ha indicato un’ulteriore azione legale che sarebbe possibile esperire, di tipo “risarcitoria”, da attivare davanti al Giudice Ordinario, di cui, comunque, occorre discuterne in Consiglio, atteso che il Dipartimento si era favorevolmente espresso circa una forte azione legale per rappresentare sia l’interruzione di pubblico servizio e sia il danno arrecato a tutti i Colleghi conseguentemente alle criticità della piattaforma CalabriaSUE, tuttavia, il Consiglio, in prima battuta, si è limitato solo a dare mandato per adire l’azione legale in sede amministrativa che, per quanto riferito dall’Avv. Alfredo Gualtieri, è consistita nella diffida e successivo ricorso contro il “silenzio” di cui sopra.
Pertanto, laddove si ritenesse necessario promuovere apposita azione legale risarcitoria, con eventuale attività di supporto da parte dell’Ordine di tutela nei confronti degli iscritti, nonché di manifesta interruzione di pubblico servizio, queste, comunque, da decidere in Consiglio, l’Avv. Alfredo Gualtieri ha fatto presente che la stessa “dovrebbe essere promossa dai singoli professionisti che dovranno provare, attraverso atti concreti, il danno subito dai ritardi e dal malfunzionamento della piattaforma” e l’Ordine potrà esercitare un’azione ad adiuvandum di tutela nei confronti dei propri iscritti nei modi in cui il Consiglio, eventualmente, potrà decidere.
Tanto premesso, invito i Colleghi a valutare tale opportunità e ad attivarsi per l’accertamento dei danni, questi da provare concretamente, al fine di poter stabilire una sinergica azione risarcitoria nei confronti della Regione Calabria.
L’occasione è gradita per porgere cordiali saluti.

          Il Presidente
(dott. ing. Gerlando CUFFARO)

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